Il corto "L'interruzione" riceve la menzione alla ricerca
cinematografica al Festival del cinema libero di Roma.
Venerdì
6 Luglio presso il LinuxClub di Roma, il film maker campano Domenico
Natella ha ricevuto la menzione speciale alla "ricerca cinematografica"
dal Festival del Cinema Libero di Roma. Si tratta di una menzione
conferita al regista e sceneggiatore per l'innovazione apportata
dallo stesso al linguaggio cinematografico con la sua opera: il
cortometraggio "L'interruzione". Ricordiamo che questa
menzione si va a sommare agli altri dieci premi ottenuti con altri
due lavori precedenti dello stesso filmmaker (Hoy no estoy pa'
nadie e Regalos caidos del cielo).
Il
cortometraggio "L'interruzione", prodotto dall'associazione
Renèe Vivien in collaborazione con l'Università
degli Studi di Salerno: un manifesto contro i pregiudizi di orientamento
di genere ha girato una ventina di festival italiani ed internazionali
(tra cui il Festival del cinema Gay e Lesbico di Barcellona (Spagna),
il Migay di Milano, all'Autumn Film Festival di Verona, ill Clermont
Film Festival Market (Francia), I corti-Lafesta di Roma, il Festival
internazionale del cinema di Salerno, il Napoli film festival,
la rassegna Maigay ancora in corso presso il cinema Modernissimo
di Napoli) ed è stato trasmesso su Odeon tv. Tutto ciò
è da ritenersi un successo visto l'ostilità con
cui parte degli italiani si pone verso una tematica tanto temuta
e osteggiata come la parità dei diritti degli omosessuali
( nel caso del corto "L'amore saffico").
Domenico
soddisfatto del riconoscimento volge il suo sguardo verso nuovi
progetti e non esclude di tornare sulla tematica con un nuovo
lavoro magari in direzione maschile e afferma " Artisticamente
sono attratto dal doppio, dalla morbosità delle passioni,
dal conflitto di un personaggio e dal messaggio sociale che la
mia arte può comunicare attraverso la potenza delle immagini."
Il
cinema del regista poliglotta di origine salernitana ma cittadino
del mondo (studia a Los Angeles, in Spagna, e in Italia, ha realizzato
una ventina di opere), infatti, è un cinema critico, anche
se visionario, viscerale, under
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