Originalità e voglia di osare si ritrovano ne L’interruzione
di Domenico Natella in cui quattro ragazze decidono di girare
un corto sull’omosessualità femminile e prendono
spunto da questo per raccontarsi, confessando le proprie esperienze
e i pregiudizi di chi non è come loro o di chi lo è
ma non ha coraggio e forza per riconoscersi tale: oltre al tema
trattato, che ha anticipato di almeno un anno la questione dei
Dico, Natella osa tecnicamente chiudendo corpi e pensieri delle
protagoniste in un unico ambiente costringendo lo spettatore a
non tralasciare nessun particolare dell’azione utilizzando
la suddivisione dello schermo per mostrare le reazioni di ognuna
delle interlocutrici anche quando sono le altre a parlare; simbolismi
frequenti, linguaggio spregiudicato ma mai volgare, scenografia
minimalista ma non scarna fanno da cornice ad interpretazioni
intense e valide ancor di più se si pensa che nessuna delle
attrici è lesbica e la naturalezza espressa ricorda le
opere del primo Almodovar nonché del Corsicato di Libera.
Pasquale
De Renzis
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